SPENGO LA TV
Prendo ora a bere la mia cervogia...
Svogliatamente,
passo la mano destra tra i capelli,
isolando quel cernecchio centrale,
che mi fa sembrare un buffo unicorno.
Sono nervoso...
Il telegiornale, in modo divorante, edace,
ripete da giorni le stesse notizie.
Onusto di informazioni,
non mi lascio più sedurre
da qualche stelloncino
stralciato qua e là dai quotidiani.
Ripiego e spengo la tv.
LA VITTORIA
La malvagità,
la menzogna e l’inganno
non bastino a far arretrare
di vittoria la sete,
e senza alcuna vergogna,
possa tu nutrire
un novo desio
di improrogabili mete!
Mimi,
paradossi e ilarità,
numeri aerei ed esibizioni
di inusitata abilità.
Una volta fosti
corse di carri e cavalli,
lotta di gladiatori,
spettacolo di massa
e di grandi oratori.
Ma, adesso,
signore e signori,
matto e smisurato,
lo spettacolo è cangiato!
Il pagliaccio,
attrezz(at)o alla vita,
incurante del periglioso
suo vizio,
(at)tira grosse risate ad ogni inizio.
Mentre il padrone del circo,
il piccolo nano,
nella sua eccentrica esasperazione,
elargisce sornioni sorrisi
e dispensa rapide strette di mano.
L’atleta agli anelli,
pur provato dalla fisica fatica,
tende i muscoli.
e lascia l’aggancio ai fratelli
per evitare dolorosi
o peggior,
funesti flagelli.
Al suo ingresso
il maciste,
grande omone,
flette il torace
e attira il lione
in nuovi giochi di fuoco
e plastica torsione.
Il circo girovago
leva ora le tende,
ma nel suo futuro
nuove acrobazie l’attende...
E, sospeso in un continuo equilibrismo
tra folgorante teatro
e umana, lacerata,
spiritualità,
saluta il pubblico tutto
con l’usuale gran dignità.
(Che lo spettacolo abbia ancora inizio!)
LA GIOSTRA
Al di fuori di questa giostra
la mia tacita mente
sogna la proibita ora
nel caliginoso presente.
Spaurita nel nuovo lockdown
rifugge dall’odierna mora,
come una stella irosa
che, distesa, s’allontana
da ogni sensibile cosa.
5. L’AUTOINDULGENZA
Mi ritiro, nonostante tutto,
in una sana benevolenza,
in una blanda permissività
che mi protegge
e mi fa star bene.
O l’autoindulgenza!
Steso ora sul divano
mi autocommisero,
mi proteggo un poco,
dimentico del giudizio altrui…
Per un momento non voglio essere
il responsabile di nessun destino.
E mi coccolo….
vieppiù,
ancora e ancora……!
Del resto,
sono solo l’artefice
di un piccolo momento di piacere….!
Massimo Vito Avantaggiato ha conseguito una Laurea (Università Cattolica) e una specializzazione in Economia (SDA BOCCONI); un Bachelor in musica elettronica e composizione elettroacustica presso il Conservatorio Verdi di Milano e quindi un Master Degree col massimo dei voti presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Diplomato come ingegnere del suono sempre a Milano, si è perfezionato nella sua città e all’estero negli studi compositivi con importanti Maestri del panorama internazionale.
Artista intermediale riconosciuto a livello internazionale, si interessa di linguaggi di programmazione applicate alle Arti. Finalista in diverse competizioni in oltre 160 festival e manifestazioni audio, video, pittoriche e poetiche, ha ricevuto oltre 40 premi internazionali per i suoi lavori.
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